venerdì 21 settembre 2012

Rubem Fonseca
DIARIO DI UN LIBERTINO

Edizioni dell’Urogallo

Rufus, scrittore in fase calante, il 1 gennaio decide di registrare in un diario le sue peripezie sentimentali e le sue considerazioni personali. In quel periodo si trova in una relazione con una donna – dal nome di casanoviana memoria di Henriette – che ben presto volgerà al termine. Ma l’email di Clorinda, giovane fan dell’opera letteraria di Rufus, cambierà per sempre il corso della sua vita. Tra coinvolgimenti sentimentali al limite dell’incesto involontario, torbide vicende di droga e sadomasochismo, accuse di violenza carnale e uccisioni sospette, Rufus si troverà a dirimere una vicenda complicatissima, dalla quale uscirà completamente cambiato.


I giapponesi hanno un proverbio: un tipo inizia a invecchiare quando non vuole più apprendere. Il mio proverbio è che il tipo in questione inizia a invecchiare quando non vuole più amare, quando perde l’entusiasmo per la comunione sessuale, non ha più il coraggio di affrontare l’incandescenza, le raffinatezze erotiche e anche le delusioni, afflizioni e la logistica esasperante dell’avventura amorosa. È necessario, come afferma il Don Giovanni di Molière, mantenere uno sguardo attento ai meriti di tutte le donne, rendere omaggio a ognuna e pagare a ognuna di loro il tributo a cui ci obbliga la natura.

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